Chi sono

Sono un biologo nutrizionista, appassionato di scienza, chinesiologia e tecnologia, tengo convegni in Italia e all'estero (San Paolo, Brasile) dove parlo di nutrizione sportiva, epigenetica, attività fisica, prevenzione delle patologie e strumentazione tecnologica per strutturare piani alimentari personalizzati. Organizzo convegni e corsi di formazione ECM (Educazione continua in medicina) riconosciuti dal Ministero della Salute per Medici, Biologi e Dietisti, e corsi riconosciuti dal CONI, tramite enti di promozione sportiva, per diventare istruttore di fitness professionale. Metto insieme tutte le nozioni che ho appreso e continuo a apprendere per seguire al meglio i miei pazienti con schede di allenamento e alimentazione per risultati veloci e facili da perseguire.

Congressi

Corsi di formazione

L'intervista

Il personaggio di copertina di questo mese mi ha colpito molto per la sua attività diciamo "multiforme" medica e sportiva . Dinamico e superattivo ha fatto dell'approccio innovativo e multidisciplinare due punti fermi della propria carriera.

L'intervista è dedicata al Dr Fabrizio D'Agostino , laureato in scienze motorie, in scienze biotecnologiche con specializzazione in scienze della nutrizione umana e un master universitario in dietetica e medicina dello sport. Nutrizionista, personal trainer, Presidente della SIFA (Società Italiana Fitness Alimentazione), ma anche cintura nera e allenatore di karatè, istruttore di nuoto, fitboxe, aerobica, step, allenamento funzionale in sospensione, total body e ginnastica posturale. Giovane e cordiale il tu nell'intervista è venuto spontaneo.

Fabrizio i tuoi titoli e le tue referenze sono veramente molti e prestigiosi, lo ritieni imprescindibile per un professionista del fitness?

Innanzitutto grazie per la gradevole e dettagliata presentazione. Si, ritengo che, essendo il corpo umano una macchina molto complessa i cui ingranaggi funzionano all'unisono, sarebbe incompleto ed avventato agire su di essa, per modificarne il metabolismo e la composizione corporea, senza averne una visione d'insieme . Per lavorare nel mondo del fitness, sia come personal trainer, addetto a strutturare piani di allenamento personalizzati, sia come nutrizionista sportivo, addetto a prescrivere protocolli nutrizionali sport specifici, bisogna avere nozioni molto solide su tutti gli argomenti afferenti all'allenamento, dalla fisiologia alla biomeccanica passando per la biochimica e molto altro. Non dico che bisogna fare i tuttologi ma sicuramente un professionista che voglia cimentarsi in un campo d'applicazione così ampio debba essere all'altezza della situazione. Secondo il mio punto di vista, il nutrizionista deve conoscere in maniera magistrale la propria materia e quantomeno avere delle buone conoscenze nel campo della metodologia dell'allenamento perché, molto spesso, il fallimento di un protocollo dietetico è causato dalla discrasia con il piano di allenamento e viceversa, l'istruttore deve avere nozioni molto solide in campo sportivo e ottime conoscenze di alimentazione per collaborare con il nutrizionista. La parola d'ordine è "TEAM"! Ancora meglio se le scienze motorie e di scienze dell'alimentazione sono racchiuse in un'unica figura.

Qual'è il tuo segreto per essere riuscito a conciliare studi impegnativi con l'attività costante in palestra , sia come atleta che come istruttore?

La risposta a questa domanda può sembrare romantica, quasi a far pensare ai biglietti dei Baci Perugina : Il segreto che mi ha portato a perseguire sempre la stessa strada, senza indugi o ripensamenti, affrontando mille difficoltà, è la passione per il fitness, per la prevenzione ed il benessere, con il sogno di diventare un professionista del settore. Sono cresciuto in una realtà di campagna, tra l'amore dei miei genitori che mi hanno sempre sostenuto assicurandomi una vita agevole e confortevole, e i consigli di mio fratello maggiore, oggi cittadino Londinese ed ingegnere di una famosa scuderia di formula uno. Uscire dal nucleo familiare ritrovandomi ad essere uno studente fuori sede e dover provvedere alla gestione della casa, della spesa, delle bollette e ovviamente seguire i corsi universitari e studiare giorno per giorno, ha richiesto una programmazione dettagliata di ogni minuto della giornata, per non parlare dell'allenamento, che consisteva nel processo di ricomposizione corporea in sala pesi, per applicare in maniera pratica ciò che il giorno studiavo sui libri e nel combattere sul tatami con gli atleti della Nazionale Italiana di Kickboxing. Diplomarsi cintura nera di Karate, dopo 7 anni di pratica, e raggiungere addirittura il grado di istruttore è stata una delle soddisfazioni più grandi della mia vita. Dopo avere conseguito questi titoli ho messo da parte le arti marziali ed ho iniziato ad insegnare la fitboxe, avendo già fatto dei corsi, in età adolescenziale, e frequentato vari master in discipline musicali del fitness, fondendo insieme l'aerobica con la tecnica appresa nel mio percorso per diventare insegnante di Karate. Dalla fitboxe sono passato ad insegnare Aerobica, step, total body, suspension training e molto altro, attività che mi hanno sempre accompagnato durante il mio percorso di studi. Insomma di giorno assumevo le sembianze di studente modello, sempre presente in prima fila per apprendere il più possibile ed avere meno difficoltà quando studiavo al buio della mia stanza e la sera indossavo magliette a mezze maniche e via con i pesi e il cardio a ritmo di musica. Oggi posso dire che mi è stato tutto utile perché, oltre alla nutrizione clinica applicata in collaborazione con studi medici specialistici, mi occupo di nutrizione sportiva e molti presenter di fitness ed istruttori di bodybuilding si avvalgono della mia consulenza per migliorare il proprio aspetto fisico e premunirsi da infortuni e malattie.


Hai svolto la tua professione a Napoli ed ora hai uno studio a Milano in Duomo. Hai riscontrato differenze sostanziali nell'approccio con i tuoi suggerimenti tra i clienti del sud e del nord?

Ho svolto la mia professione nella bellissima città di Pozzuoli (NA), dove la gente è sempre allegra e non si sente il peso dello stress. Da qualche tempo, invece, mi sono trasferito a Milano dove elaboro piani dietetici presso il mio studio in Via Cesare Cantù 3, adiacente piazza Duomo, in sinergia con lo staff medico del centro Boutique Medica Duomo. Ho notato diverse sfumature nell'approccio alla dieta e all'attività fisica tra i clienti del nord e del sud ma la differenza sostanziale la fa lo stile di vita e il lavoro che i clienti svolgono. Pozzuoli è un paese baciato dal sole, dal clima sempre gradevole, dove la vita scorre lenta e tutti sono più "leggeri" nei modi di fare. Tutto ciò si ripercuote sull'assetto ormonale degli abitanti, che vivono tutto con meno stress e più disinvoltura. Chi decide di intraprendere un percorso di miglioramento individuale, fatto di dieta ed allenamento, è consapevole di poterlo seguire, dopo aver sostenuto il primo colloquio con me, e di dover organizzare la propria giornata per andare in palestra, preparare i pasti, quindi impegnarsi a fare la spesa, cucinare, conservare il cibo nella giusta maniera ed abbandonare le vecchie abitudini poco salutari. Ovviamente tutto ciò richiede tempo, elemento disponibile nella realtà del Sud. Milano, invece, è il centro economico d'Italia, ben organizzata, con servizi impeccabili dai trasporti alle attività commerciali aperte ventiquattr'ore su ventiquattro e sette giorni su sette, ma è sempre una lotta contro il tempo che non basta mai, dove scalare la vetta viene prima di ogni altra cosa e lo stress diventa la principale causa di malattia, accumulo di grasso localizzato e sovrappeso. La percentuale di figure professionali in carriera è molto elevata e mi ritrovo spesso a dover trovare nuove strategie funzionali che si sposino bene con lo stile di vita del manager, dello stilista o del direttore di banca, allo scopo di ottenere un fisico nuovo, modulando le risposte cellulari ed ormonali in positivo. Ecco quindi che gli integratori alimentari assumono un ruolo fondamentale nella gestione della dieta e pasti molto semplici e veloci la fanno da padrone. Da ciò è nata la mia esigenza di creare un nuovo prodotto per i nutrizionisti, un protocollo di anamnesi per strutturare piani alimentari personalizzati, che spiegherò in occasione dei miei corsi di formazione, per gestire qualsiasi tipo di cliente in maniera logica e semplice. Il mio onere, come quello di tutti i colleghi, e dunque quello di strutturare un menù bilanciato che risponda bene alle esigenze della vita da supereroe, proponendo un'integrazione alimentare ponderata ed efficiente me sopratutto promuovendo un'educazione alimentare che, alla fine del percorso dietetico, sia diventata parte dell'individuo, così da poter gestire le cene di lavoro e il classico aperitivo all'uscita dell'ufficio oltre a far prendere consapevolezza che il tempo investito in palestra non debba essere sfruttato per essere più belli, competitivi e fashion del vicino di ufficio ma per dedicare al proprio corpo un atto d'amore. Ovviamente non si fa di tutta l'erba un fascio, l'ambiente circostante influenza molto il nostro organismo ma la razionalità nell'affrontare le situazioni giornaliere può essere un'arma vincente.


Nel campo della formazione la concorrenza è molto forte, ciò nonostante hai fondato la SIFA ( Scuola Italiana Fitness e Alimentazione ), per la quale ricopri il ruolo di Presidente e sei responsabile scientifico. Non temi la concorrenza o ti piacciono le sfide?

Ogni cosa che ho fatto nella vita ha avuto come leva il piacere, l'appagamento di un bisogno o semplicemente la soddisfazione delle mie inclinazioni e la SIFA non fa eccezione. Quando ero uno studente, vedevo l'università come il centro di ogni verità scientifica e i professori come oracoli, custodi di ogni risposta ma con il tempo ho capito che così non era. Ho collezionato tante piccole delusioni perché essendo uno studente bramoso di conoscenza, facevo domande durante le ore di fisiologia, anatomia e nutrizione, pertinenti a tali materie ma applicate al mondo della palestra e le risposte erano sempre vaghe, poco chiare o addirittura mortificanti ricordandomi che non si assumono più di 0,9g/kg/pc di proteine, fare attività fisica più di 4 volte a settimana è da fissati, gli integratori non servono, anzi fanno malissimo, e il dimagrimento localizzato è una trovata pubblicitaria. Per me che mangiavo pane e allenamento, leggevo articoli sui giornali di fitness, con tanto di riferimento scientifico, e applicavo e vedo applicare da veri professionisti le nuove metodiche anni luce lontane dai dettami universitari, mi rendevo sempre più conto che qualcosa non andava. C'è un famoso detto che dice: "Se la montagna non viene a Maometto, Maometto va alla montagna", ho quindi deciso di vestire i panni di Maometto ed incamminarmi verso la montagna, per cui ho riunito sotto un'unica bandiera i migliori professionisti del settore per formarmi e formare chiunque avesse il mio stesso bisogno, ovvero quello di soddisfare la sete di cultura in allenamento e nutrizione. Questa filosofia mi pone al di sopra della continua lotta per aumentare il numero di iscritti e far lievitare i relativi guadagni perché la scuola è nata come centro culturale e non economico quindi no, non temo la concorrenza perché semplicemente non ho concorrenti.


Rimango ancora nel campo interessante delle associazioni, oltre alla SIFA ho visto che sei docente dell'AFFWA che promuove una formazione per certi versi sovrapponibile. Tu invece hai instaurato una collaborazione , come hai fatto?

Non ho fatto nulla, è accaduto tutto in maniera naturale. Credo che ognuno di noi abbia delle inclinazioni caratteriali che portano ad essere curioso, piuttosto che studioso, piuttosto che sportivo, trovando di conseguenza la propria strada. In epoche dove la tecnologia non era sviluppatissima e le informazioni non erano immediatamente accessibili, grandi menti, in luoghi differenti del globo, spendevano la propria vita per la ricerca, quindi con canoni e ideali simili, arrivando alla stessa conclusione. Basti pensare, per citare un esempio famoso, alla storia di Einstein ed Arthur Standley Eddington. In maniera simile, la strada del dott. Spattini e la mia si sono incrociate perché, avendo profili simili ed essendo io alla ricerca di un vero professionista che potesse portare, attraverso la mia scuola di formazione, un messaggio veritiero ed aggiornato nell'ampio campo del fitness e del wellness, ho trovato in Massimo l'esponente più referenziato, di contro lui ha visto in me un buon alleato, dopo aver valutato i progetti da me proposti, ed un valido formatore data la mia figura poliedrica che ben si sposa con la sua filosofia. Da queste basi è nata la collaborazione e la nostra onestà reciproca ha fatto il resto. L'amicizia poi è venuta di conseguenza.


Tu proponi una dieta specifica per le donne che fanno palestra , finalizzata a modellare il corpo con garanzia di risultato, su quali principi si basa?

La natura ha fatto un capolavoro, ha creato la donna, tanto graziosa ed indispensabile, quanto complicata! Non voglio tediare i lettori con tecnicismi e metodi di allenamento, per quello c'è tutto il resto del magazine, ottima fonte di informazioni scientifiche e pratiche come pochi altri in Italia. Dico solo che avendo studiato vari aspetti della fisiologia dell'essere umano oltre che l'anatomia e l'antropometria costituzionalista mi è sembrato da subito ovvio che modellare il corpo di un maschio è completamente diverso da modellare quello di una donna, teoria rafforzata dai risultati che è possibile valutare guardandosi intorno in un qualsiasi centro fitness. Le tecniche di ricomposizione corporea, in primis il bodybuilding ma non solo, sono nate per essere applicate ai soggetti di sesso maschile e tale scienza si è sviluppata prettamente per incrementare la massa muscolare e diminuire la massa grassa ma per la donna non è così "semplice". Per ottenere una ricomposizione corporea efficace sulla donna, bisogna agire innanzitutto su altri componenti quali l'assetto ormonale, il microbiota, l'integrità del sistema gastrointestinale, il microcircolo periferico e mesenterico, la postura, il metabolismo epatico e la psicologia. Si evince quindi che strutturare una scheda di allenamento per il sesso femminile che non sia progettata in funzione di un'anamnesi strutturale o che non sia strettamente legata ad un'alimentazione specifica, che tenga conto di eventuali alterazioni dell'intestino o del microcircolo e cosi via, conduce sicuramente al fallimento.


Hai attivato un servizio di consulenza online per redigere schede di allenamento in palestra e diete personalizzate, le richieste per questi servizi sono numerose? O noti una certa diffidenza nel bypassare il classico rapporto diretto medico/esperto/paziente?

Le richieste sono state numerosissime fin da subito perché il servizio è nato in funzione della domanda. Facendo formazione in giro per l'Italia (l'anno prossimo ho una tappa in Brasile) molti discenti mi chiedevano se facessi studio in zona perché volevano avvalersi della mia consulenza e la mia risposta era sempre quella di recarsi presso il mio studio di Milano. I più motivati hanno affrontato lunghi viaggi con loro somma soddisfazione dopo aver raggiunto i risultati sperati, altri invece chiedevano di essere seguiti a distanza. Attualmente le consulenze online sono bloccate per via del decreto imposto dall'ONB (ordine nazionale dei biologi) che vieta questo tipo di attività per cui invito gli interessati a recarsi presso il mio studio. Ho creato, inoltre, un software per strutturare schede di allenamento online (fruibile dal sito www.fitnessplay.net) con un database di esercizi unico, dal bodybuilding alla ginnastica posturale fino al funzionale e al pilates.


Quali sono le prossime tappe del tuo percorso formativo e sportivo?

Sicuramente continuare a formarmi per innalzare sempre più il mio livello culturale e divulgare la corretta informazione per formare ed aggiornare i trainer e nutrizionisti tramite la SIFA o gli eventi a cui vengo invitato. A tal proposito l'accademia del dott. Spattini, l'AFFWA, resta per me il punto di riferimento per un'aggiornamento costante e di qualità eccelsa. In ambito sportivo cercherò di migliorare sempre più il mio fisico, innanzitutto per prevenire ogni forma di malattia ed essere attivo e funzionale per tutto il resto della vita e, se ce ne sarà motivo, prepararmi per qualche gara di natural bodybuilding.


Grazie al Dr Fabrizio D'Agostino , complimenti per la sua brillante attività e anche per la bella collaborazione instaurata con il Dr Massimo Spattini (Valerio Merola)